Le vetture moderne oggi tendono ad essere piccole, ma pepate, ossia con motori brillanti, potenti e in grado di regalare soddisfazione a chi si trova al posto di guida, grazie a prestazioni “super”. Spesso queste scelte vanno un po’ in controtendenza con ciò che potrebbe essere il pensiero comune e per una categoria di automobili che si professa attenta ai consumi e all’ambiente, c’è una classe di vetture che va a riempire (o a costruire da nuova) una nicchia di mercato riservata ad un target di pubblico esclusivo.
Il perché delle piccole potenti
Ma non siamo in un periodo in cui l’attenzione all’ambiente, ai consumi, ai costi ridotti, la fanno da padrone? Certamente sì, ma evidentemente il mercato richiede anche altro, che consenta di distaccarsi dalle masse e la riprova la si ha osservano i listini delle nuove vetture che sono uscite o che sono pronte a farlo. È ovvio che queste “piccole ma potenti” non seguono l’onda della tendenza modaiola di auto risparmiose e nemmeno guardano con particolare interesse ad un pubblico di massa, ma strizzano l’occhio a un target più esigente, a cui piace, ancora una volta, guidare e avvertire l’emozionalità.
Quando ci si trova davanti una piccola Toyota Yaris GR a 3 cilindri con motore 1.6 da 260 cv, oppure una Hyundai i20 n da oltre 200 cv, proposte a prezzi che superano 30 mila euro, qualche domanda è lecito porsela. Perché? In un Italia dove si paga tutto, dove si paga il superbollo, dove si pagano tasse in base al CO2 emesso, dove i carburanti costano più che altrove, che senso hanno queste auto?
Il senso lo hanno eccome, proprio perché vanno a premiare l’utente che ancora ha passione per la guida sportiva e per la guida in generale, in un mondo che vuole togliere anche questa passione. Oggi si dovrebbe vivere di passioni e di sogni e in un contesto come quello descritto poche righe sopra, nonostante tutto, qualcuno disposto a scegliere auto del genere esiste ancora. Merito di case automobilistiche coraggiose, che non si limitano a immettere sul mercato italiano il classico modello base puntando alle vendite di massa, ma che desiderano arricchire la loro proposta con un modello che hanno realizzato con particolare cura e attenzione, con soluzioni provenienti dal comparto racing e motorsport, senza guardare all’assillo della vendita ad ogni costo.
Scelta di cuore
Una scelta di cuore quindi, sia dal punto di vista del consumatore che di quello del veditore: chi acquista la “piccola pepata” saprà che si metterà al sedile di un concentrato di emozionante adrenalina, mentre chi la venderà potrà andare orgoglioso di aver venduto uno dei pochi esemplari che probabilmente verranno trattati in Italia. I due esempi di vetture riportati non sono gli unici, ma sicuramente sono i più moderni e recenti. Sfogliando il listino si trovano anche le Fiat 500 Abarth, così come i piccoli suv che vogliono mostrare i muscoli. Tendenzialmente, a parte proprio quest’ultimo segmento appena citato, le piccole non hanno vera e propria concorrenza. Una Toyota Yaris GR non va a scontrarsi con nessuno sul mercato in maniera diretta e al tempo stesso nemmeno la Hyundai i20 n. Queste macchine hanno più di un motivo per essere scelte da un pubblico comunque esigente e appassionato, che di certo non deve guardare al portafoglio né in fase di acquisto né in fase di riempimento del serbatoio. La scelta, in questi casi, è principalmente di cuore.
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