Modificare l’auto senza andare in Motorizzazione?
Oggi è possibile, anzi, è la regola. Soprattutto chi acquista una vettura usata, trova spesso la possibilità di effettuare modifiche all'auto che riguardano l'applicazione del gancio di traino oppure mediante la trasformazione del sistema di alimentazione, facendo installare un impianto a gas. Se fino a poco tempo fa per certificare tali modifiche era obbligatoria la visita alla Motorizzazione e il successivo collaudo, oggi il regolamento è cambiato e non prevede più l'obbligo di quest’ultimo. Ecco perché modificare l’auto senza andare in Motorizzazione è diventata una realtà.
Come cambia la regola dal 15 febbraio 2021
Per qualsiasi modifica all’autovettura, anche la più banale, fino al giorno 15 febbraio 2021 la visita presso la Motorizzazione e la prova pratica della modifica fatta, erano operazioni obbligatorie e imprescindibili. Se, ad esempio, vi fosse stata la necessità di fare installare un volante speciale per disabili (successivamente all’acquisto della vettura), il proprietario avrebbe dovuto recarsi a far testare il veicolo nella sua nuova configurazione, per poi ottenere l’approvazione e la successiva modifica della carta di circolazione. La regola nuova, invece, semplifica molto la procedura, non prevedendo più la fase di collaudo. Questo, è bene chiarirlo, non esclude la modifica del libretto, il quale deve sempre essere aggiornato secondo le nuove condizioni. La modifica, quindi, qui viene comunque riportata dalla Motorizzazione sul libretto, pur senza che sia stato svolto il collaudo. Installazione gancio di traino, conversione impianto da benzina a gas, applicazione dei doppi comandi (ad esempio le vetture destinate alla scuola guida), variazioni di configurazione per agevolare i guidatori disabili e altre modifiche abbastanza diffuse, dal 15 febbraio 2021 non richiedono l’intervento diretto della Motorizzazione Civile. Diventa però determinante una auto dichiarazione dell’installatore, il quale dichiara di aver effettuato un lavoro a regola d’arte e di essere autorizzato alle modifiche come da indicazione ministeriale. Ecco dunque i principali passi per poter modificare l’auto senza andare in Motorizzazione.
· Scegliere un’officina autorizzata
· Auto dichiarazione dell’installatore sui lavori eseguiti
· Certificati di conformità dei pezzi installati
· Omologazione dei pezzi installati
· Domanda di aggiornamento libretto
La auto dichiarazione del professionista installatore diventa un documento fondamentale per poter chiedere la modifica alla carta di circolazione attraverso l’apposizione di un apposito talloncino adesivo. La domanda deve essere inoltrata dall’intestatario del veicolo modificato (o da una agenzia di pratiche automobilistiche) alla Motorizzazione, presso gli uffici della provincia in cui ha sede l’officina che ha svolto i lavori, entro un mese esatto dalla data di ultimazione dell’intervento. Alla domanda, oltre alla dichiarazione dell’officina, è necessario allegare anche una certificazione della componentistica, attestandone la provenienza, la funzionalità e l’omologazione.
Il principio di fondo che regge la nuova normativa è il seguente: se un componente è certificato, risponde alle normative di omologazione, se ne può attestare la tracciabilità della provenienza e viene installato da un professionista nel modo corretto, automaticamente funziona ed è sicuro, rendendo superfluo il collaudo.
Modifiche auto senza Motorizzazione
Regole auto 15 febbraio 2021
Installazione gancio di traino
Conversione impianto a gas
Modifiche auto per disabili
Autodichiarazione installatore
Aggiornamento carta di circolazione
Certificazione componenti auto
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