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Le batterie sono un problema? Come smaltire le batterie delle auto elettriche

Immagine del redattore: Silviya AngelovaSilviya Angelova

Le batterie sono un problema? Come smaltire le batterie delle auto elettriche

I veicoli elettrici sono ormai l’obiettivo del futuro e già nelle maggiori aziende automobilistiche il numero di produzioni di auto a batterie al litio è aumentato notevolmente. In merito all’aumento dello sviluppo di automobili ibride e più eco-friendly, molte società si pongono anche un quesito importante: come smaltire le batterie di auto elettriche?

Sebbene le batterie al litio abbiano un minor impatto ambientale rispetto alla celebre alimentazione a gasolio e benzina dei veicoli, esse hanno, tuttavia, bisogno di uno smaltimento che isoli il più possibile i componenti nocivi, ossia il manganese, il cobalto e il nichel.

Quanto contaminano le batterie di auto elettriche?

Le batterie dei veicoli elettrici permettono al mezzo di limitare le emissioni di gas inquinanti per l’ambiente circostante, tuttavia hanno un quantitativo di esalazione minore del 50 % circa, rendendo quindi la mobilità delle automobili maggiormente sostenibile.

Le batterie generano, inoltre, una specifica quantità di energia di natura elettrica utile per far muovere il mezzo su strada e hanno una continuità di prestazione di circa dieci anni. Durante il periodo di attività delle stesse batterie elettriche, il possessore del mezzo dovrà accuratamente fare manutenzione all’intero sistema di mobilità, per assicurarsi di utilizzare un veicolo sicuro, performante durante la guida e soprattutto a zero emissioni.

Si possono definire, quindi, le batterie al litio un’ottima alternativa ai veicoli con carburanti tradizionali, ma dopo l’utilizzo delle stesse occorre chiedersi come smaltirle e soprattutto in quali luoghi.

Smaltimento batterie elettriche: come fare e dove

Successivamente aver usato le batterie delle auto elettriche, le stesse dovranno affrontare un determinato processo di smaltimento; la modalità di eliminazione deve essere effettuata in centri professionali e certificati, per evitare che si sviluppino spiacevoli contaminazioni dei luoghi circostanti. Le fasi di smaltimento delle batterie elettriche devono essere sicure e controllate da tecnici esperti del settore, i quali sono in grado di trattare tutti componenti degli stessi alimentatori in un modo sicuro e corretto. All’interno del processo di demolizione, si verifica una manipolazione sia termica, sia chimica, per isolare completamente il litio e gli altri elementi (nichel, rame…). Oggi ci sono dei centri specifici di distruzione o riciclo delle batterie elettriche di automobili solo in alcuni Paesi d’ Europa, come Belgio, Germania e Spagna, con anche qualche sede in Francia.

Ogni quantitativo di alimentatori a litio da smaltire ha un valore attuale di circa 4,50 euro al kg, un costo significativo per moltissime aziende e soprattutto per l’Italia. Con l’incremento sia di un mercato più ecosostenibile, sia di un aumento delle produzioni di mezzi ibridi ed elettrici, con il tempo probabilmente i prezzi scenderanno, permettendo quindi una maggiore creazione di stabilimenti specializzati nell’eliminazione di batterie al litio anche nel nostro Paese.

Nel nostro Paese, infatti, già dal 2024 i centri dovrebbero riuscire a smaltire circa duemila tonnellate di generatori elettrici all’anno, con l’intento di raggiungere l’obiettivo di cinque milioni di tonnellate entro il 2030, imposto dal Piano Nazionale su Energia e Clima. Inoltre, il mercato delle auto elettriche diventerà negli anni sempre più competitivo. L’Italia dovrebbe adottare delle misure per riuscire a stare al passo delle produzioni internazionali, per evitare in seguito di dipendere da sedi estere in fatto di smaltimento. Dal punto di vista economico, possedere una struttura interna che si occupa del recupero di batterie di auto elettriche, comporterebbe una riduzione di costi.

E’ possibile riciclare una batteria elettrica?

Eliminare le batterie di auto elettriche prevede degli investimenti importanti; ecco perché molteplici Paesi di continenti diversi promuovono costantemente progetti per il riutilizzo delle stesse batterie. Il Giappone, ad esempio, adopera nuovamente gli alimentatori al litio dei veicoli per gestire il sistema di illuminazione delle cittadine, poiché il popolo nipponico si ritiene oggi uno dei più sensibili verso la tutela ambientale.

L’Europa, invece, come si sta muovendo verso la direzione del riciclo delle batterie elettriche?

Diversi Paesi europei stanno mettendo in pratica una normativa speciale (dal Pacchetto Economia Circolare), obbligando tutti coloro che producono mezzi elettrici o ibridi a trovare dei sistemi di recupero degli alimentatori a litio dopo il loro utilizzo.

L’obiettivo europeo è quello di riciclare i dispositivi per limitare qualsiasi tipo di emissione nociva per l’ambiente almeno del 30%, a differenza dei veicoli a motore termico.

Infine, due dei progetti del nuovo sistema economico imposto dalle istituzioni dell’UE, per quanto riguarda la salvaguardia ambientale, sono il recupero di materiali sia costosi, sia inquinanti come il nichel, il litio e il cobalto e inoltre il riciclo completo dei dispositivi elettrici dei veicoli di almeno il 70 % entro il 2030.

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