Il carbonio nel settore automotive
Se c’è un materiale che sta prendendo sempre più spazio all’interno del settore automotive, è sicuramente il carbonio. Più precisamente la fibra di carbonio, utile sia in accoppiamento ad altri materiali per realizzare I cosiddetti compositi, che intrecciata per la costruzione di intere parti. I motivi sono svariati, anche se a prevalere è l’obiettivo di riduzione dei pesi. In questo modo, specialmente in alcuni segmenti automobilistici, l’impiego del carbonio permette di costruire particolari automobilistici più leggeri. Le proprietà tecniche del carbonio sono numerose e conferiscono grande resistenza meccanica. Inoltre, questo materiale è impiegato pure per dare un tocco apprezzabile all’estetica sportiva.
Dove si usa il carbonio
La fibra di carbonio viene utilizzata nella costruzione di parti del motore, grazie all’elevata capacità di resistenza alle alte temperature e agli sbalzi termici. Gli organi di trasmissione, specialmente nei veicoli più performanti, prevedono componentistica in carbonio, così come pure parti del telaio o di piccoli particolari. Esteticamente prevalgono le calotte degli specchietti retrovisori, gli spoiler, alettoni e l’estrattore posteriore nelle vetture più estreme o da competizione. Allo stesso modo, nell’abitacolo, possono esserci parti realizzate in questo prodigioso materiale.
Fibra di Carbonio nell’automotive: una crescita costante
Quali sono i motivi della crescita che la fibra di carbonio manifesta in questi ultimi anni all’interno del settore automobilistico? Alla base stanno certamente le elevate proprietà dei materiali compositi avanzati, sufficienti per sostituire altri materiali, come ad esempio molti metalli. Utilizzando il carbonio è possibile ridurre i pesi, ottimizzando i consumi e migliorando le prestazioni del veicolo. Coniugare leggerezza e resistenza, con i materiali compositi è possibile. Vi sono poi diversi tecnopolimeri plastici che vengono rinforzati con la fibra di carbonio. Le tecnologie con le quali il carbonio è lavorato consentono di operare con grande precisione, trovando anche apprezzamenti estetici.
Ricerche statistiche indicano in una crescita di produzione e uso del carbonio in percentuale superiore al 10-11% entro fine 2021. Ciò significa che le automobili potranno beneficiare di ulteriori vantaggi costruttivi e pratici.
Il problema del carbonio
Tra i tantissimi pregi della fibra di carbonio, vi è però uno svantaggio: il prezzo. Il materiale e le lavorazioni richiedono un esborso elevato. Solo auspicando una crescita commerciale si può sperare in una riduzione dei costi sfruttando le economie di scala. In questo modo, un materiale che oggi è prerogativa prevalentemente di alcuni segmenti automobilistici, ovvero quelli più sportivi e lussuosi, potrebbe essere successivamente diffuso anche ai segmenti inferiori, grazie ad una riduzione di prezzo. Vedendone i pregi è possibile che diverse aziende possano decidere anch’esse di rivolgersi alla fibra di carbonio a patto che le quotazioni di mercato siano in calo.
L’Europa è la regina della fibra di carbonio
Nell’impiego prevalgono nettamente i costruttori europei e l'Italia è al terzo posto per la lavorazione e tecnologia applicata al carbonio. Questo perché in Europa la tecnologia di trasformazione del carbonio è sicuramente più avanzata rispetto a quella presente in altri Paesi, oltre al fatto che le normative vigenti in materia di sicurezza e di “ecologia” sono più restrittive. Il “problema” della riduzione dei consumi in Europa è molto più attuale rispetto a quanto non lo sia nei Paesi dell’Est o in America. La ricerca tende dunque a premiare i materiali più leggeri ma al tempo stesso resistenti. Proprio grazie a questa premessa è facile che, col tempo, la fibra di carbonio possa trovare spazio anche nel rinforzo di nuove materie plastiche che alcuni produttori già stanno sviluppando, sempre in ottica di leggerezza e resistenza meccanica.
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