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Immagine del redattoreSilviya Angelova

Come sono fatte le tute pilota da Formula 1



Tutti abbiamo ancora negli occhi il pauroso incidente che ha coinvolto il pilota Romain Grosjean durante il Gran Premio del Bahrain: uscito di strada, la sia Haas di F1 prende improvvisamente fuoco e lui balza fuori dall’abitacolo come una torcia umana, quasi come se nulla fosse accaduto. Il merito è sicuramente di una sicurezza dell’auto che negli anni è aumentata esponenzialmente (con tecnologie che poi verranno, almeno parzialmente, trasferite anche sulle vetture più sportive da strada), ma grande dote va certamente alla tuta da pilota che indossava. E’ curioso sapere come sono fatte le tute da Formula 1: ecco una sintesi.

Nel nome del Nomex

Le tute da Formula 1 sono realizzate in un materiale che si chiama Nomex, creato dalla DuPont addirittura a metà Anni Sessanta, ma tutt’oggi eccezionale e unico nel suo genere e nelle sue proprietà. Gli indumenti realizzati in questo materiale offrono grandissima protezione al calore e sono utilizzabili dal sottosuolo all’atmosfera, senza pesare eccessivamente sulla persona. Tanto per dare un’idea, il Nomex trova altri impieghi nell’ambito automobilistico, come rivestimenti su parti molto calde, guarnizioni di tenuta, filtri per emissioni di gas di scarico (ad elevate temperature). Le tute pilota da Formula 1 o comunque di ambito racing in generale, sono dunque prodotte in Nomex, addittivato con degli agenti ritardanti di fiamma. Allo stesso modo sono prodotti anche i guanti e altri indumenti, come pure le scarpe nel loro rivestimento e tomaia. Tutto ciò risponde perfettamente alla normativa che la FIA (Federazione Internazionale Automobilismo) ha emanato, chiedendo ai materiali una resistenza al calore per almeno 30 secondi.

L’abbigliamento da pilota Formula 1

Le tute pilota Formula Uno garantiscono protezione è totale, ma il merito non è solo loro: dalla testa ai piedi, rispondendo sempre alle medesime normative vigenti in ambito di sicurezza, il guidatore è protetto in maniera impeccabile. Il casco è solitamente prodotto da un'azienda italiana del gruppo OMP, e realizzato con materiali ultra resistenti. Prima di indossarlo è necessario infilare il sottocasco chiamato anche passamontagna, che può avere un'unica apertura davanti oppure due distinte in modo da lasciare scoperti gli occhi, mentre il sottotuta e composto da una maglia aderente e da dei sotto pantaloni: in questo caso le specifiche indicano la copertura di collo, polsi e caviglie. Anche le calze devono essere realizzate in materiale speciale ed arrivare a coprire il polpaccio, mentre le scarpe hanno un rivestimento in Nomex e una suola che resiste agli attacchi di gas e idrocarburi. Il pezzo forte, e sicuramente la parte più curiosa, è la tuta pilota Formula 1, la quale deve essere un unico corpo realizzato in materiale speciale e ignifugo, ma al tempo stesso molto resistente. Si può notare la presenza d due spalline cucite all'altezza delle spalle. Queste non rappresentano soltanto un vezzo estetico o uno spazio per inserire il nome di uno sport, ma devono essere resistenti poiché in realtà sono due ganci per poter sollevare interamente il pilota in caso di necessità.




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