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Come scoprire e cancellare il fermo amministrativo

Immagine del redattore: Silviya AngelovaSilviya Angelova


Talvolta, per un debito non saldato oppure o per una multa non pagata o lasciata in sospeso, l’agente competente pone una sorta di blocco su un veicolo, chiamato in questo caso “bene mobile”. Questo è il cosiddetto fermo amministrativo.

Finché non verrà effettuato il versamento per pagare il debito, il bene rimane in sospeso e non può essere utilizzato. In pratica, il mezzo non potrà circolare liberamente come invece faceva nel tempo precedente il fermo. Perciò, chi ha modo di scoprire se è stato soggetto a fermo amministrativo, potrà eliminarlo dopo alcune pratiche burocratiche e soprattutto facendo versamenti arretrati.

Che cos’è il fermo amministrativo e quando scatta?

Nello specifico, un fermo amministrativo consiste in una pena posta da un funzionario su un veicolo, il cui intestatario ha un debito non saldato secondo il Comune di residenza, l’Inps, la regione di appartenenza, le forze dell’ordine, lo Stato, oppure la celebre Agenzia delle Entrate. Questi enti, dopo specifici controlli fiscali, hanno il potere di informare un incaricato alla riscossione a bloccare il bene registrato al conducente.

Dopo questo avvio di fermo, il cooperante sottoposto non può più utilizzare il veicolo. La pena scatta nel momento in cui un ente preposto, come l’Agenzia delle Entrate, scopre che il contribuente non ha pagato i contributi (tutti oppure solo in parte), ha arretrati IVA non pagati, ha omesso contributi all’Inps o ad altri enti, non ha saldato multe, non ha pagato le tasse o non ha rispettato i pagamenti con fornitori. Il fermo amministrativo dell’auto più scattare anche nel caso in cui non vengano pagate le multe inferte dagli agenti di polizia per violazione delle norme del Codice Stradale. Dopo lo scatto di fermo, l’auto non può più essere usata, non può essere radiata dal registro e può essere venduta dall’incaricato di riscossione se il contribuente stesso non salderà di conseguenza il debito.

Come si può individuare la presenza di un fermo amministrativo?

Prima di capire se si è soggetti a fermo amministrativo, bisogna essere a conoscenza di avere debiti non saldati o multe in sospeso. Di solito, l’Agenzia delle Entrate invia un comunicato riguardo la tipologia del debito, la quota da pagare ed infine l’anno in cui il debito stesso e divenuto tale. Inoltre, arriva una comunicazione specifica relativamente al fermo amministrativo. Successivamente, occorre rivolgersi ad un ufficio dell’ACI (PRA), chiedendo una verifica della targa del mezzo (da effettuarsi a pagamento e non in forma gratuita). Il saldo della visura sul mezzo può anche essere fatto online, tramite bonifico bancario, postale e carta di credito. Per il controllo si può anche chiedere ad una agenzia di pratiche auto oppure ad un pubblico ufficio ACI.

Come si può eliminare un fermo amministrativo?

Prima di eliminare il fermo, il contribuente dovrà saldare il debito contratto, in seguito dovrà rivolgersi ad un ufficio PRA della provincia e portare una specifica documentazione: bisogna mostrare il documento di annullamento del fermo, la certificazione di proprietà del bene (anche digitalizzata) o un modulo specifico chiamato NP-3, in alternativa ai documenti precedenti. Successivamente, si dovrà saldare la tassa della revoca di 32 euro, oppure di 48 euro se si utilizza il modulo NP-3. Dopo queste pratiche e la domanda di cancellazione accolta, il fermo viene annullato, con la consegna di una nuova certificazione di proprietà del mezzo.

Il consiglio conclusivo, per non rischiare di avere il fermo amministrativo sul proprio veicolo, è quello di saldare qualsiasi tipo di debito o sanzione, oppure dimostrare alle autorità competenti di avere bisogno assolutamente dell’auto per questioni lavorative. In quel caso, in base al giudizio del rappresentante di autorità, si potrà non far scattare il fermo, anche se questo eventuale scenario non libera il debitore dalla sua posizione.


 
 
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