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Come importare un’auto dall’estero

Immagine del redattore: Silviya AngelovaSilviya Angelova

Talvolta, moltissimi guidatori acquistano il proprio veicolo fuori dall’Italia. I motivi possono essere diversi ma è bene comunque conoscere come poter importare un’auto dall’estero seguendo la prassi corretta, senza incombere in problematiche sia fiscali, sia pratiche.

Bisogna dire che il procedimento può comportare qualche rischio specialmente se non ci si affida a chi, di professione, svolge questo lavoro.

Immatricolazione del veicolo importato dall’estero

Prima di spostare nel proprio Paese un’automobile acquistata all’estero, è necessario immatricolarla all’ente della UMC (Motorizzazione Civile) appartenente alla provincia di residenza, registrando l’auto solo successivamente al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Naturalmente, un conducente può importare un veicolo dall’estero sia nuovo, sia di seconda scelta e occorre in seguito differenziare queste due tipologie per permettere una regolare importazione dell’auto.

· Auto usata: è possibile spostare da una nazione all’altra all’estero un mezzo già immatricolato in uno stato dell’Unione Europea. Due elementi fondamentali sono che l’auto abbia percorso almeno 6000 Km e che sia stata venduta dopo sei mensilità dalla prima registrazione all’estero.

· Auto nuova: è possibile importare dall’estero un veicolo non ancora immatricolato in un Paese dell’Unione Europea, inoltre sarà realizzabile un’importazione auto nuova se questa non ha ancora viaggiato per 6000 km e non è stata ancora venduta entro sei mensilità dalla prima immatricolazione in un Paese straniero.

Cosa fare per importare un’auto dall’estero?

Ogni singola pratica per importare un veicolo dall’estero viene gestita da dei concessionari specializzati, denominati anche importatori, secondo un determinato mercato parallelo, il quale non è previsto dal sistema ufficiale di cessione delle aziende fabbricanti di automobili. Inoltre, questi concessionari dal momento in cui il veicolo sarà in Italia, si occuperanno di tutte le osservanze amministrative indispensabili.

L’UMC, prima che avvenga la registrazione ufficiale del mezzo nel Paese, dovrà verificare la conformità di tutti i documenti firmati e soprattutto delle pratiche di tipo fiscale. Solo successivamente questo controllo preventivo, da parte dell’ente riconosciuto, sarà possibile proseguire con l’immatricolazione e la successiva registrazione al PRA, per poter presto utilizzare la stessa auto in modo regolare su territorio nazionale.

Quali documenti bisogna mostrare dopo l’importazione auto dall’estero?

Ogni documento varia dalla tipologia del mezzo, ossia se è usato oppure nuovo. Se l’auto dovesse essere nuova, occorrerebbe esibire una domanda standardizzata (istanza unificata) per la registrazione all’UMC e al PRA con il relativo atto di cessione, inoltre occorre allegare un documento valido di identità. In molti casi, la domanda potrebbe essere stilata in un’altra lingua, perciò occorre presentare una traduzione in italiano garantita e fedele al testo redatto.

Se l’automobile importata dall’estero dovesse essere usata, invece, è bene sempre compilare la domanda per l’UMC e il PRA con il seguente atto di cessione autenticato. Qualora il mezzo fosse già in possesso dello stesso conducente all’estero, richiedente la certificazione per l’importazione auto in Italia, è necessario mostrare un documento di proprietà autentico con la firma del possessore, verificata da un notaio o da uno sportello STA. Infine, occorre ugualmente allegare un documento valido di identità.

Quali costi da sostenere per importare un’auto dall’estero?

Affinché l’importazione auto avvenga in modo regolare, è bene conoscere quali costi sono previsti per lo spostamento del mezzo in Italia.

Le iscrizioni all’ UMC e al PRA dipendono dalla tipologia dell’auto che viene importata dall’estero e soprattutto dalla residenza in cui si abita. Successivamente, occorre sapere che è anche prevista una spesa variabile per il rilascio della targa, sempre in base al tipo di mezzo. Tutte le altre quote da versare per importare un’auto dall’estero, invece, corrispondono alle relative marche da bollo è si possono sintetizzare in questo elenco che fornisce alcune indicazioni di massima:

· Costo ACI: 27 euro

· Bollo per la registrazione al PRA: 32 euro

· Bollo DTT: 32 euro più le commissioni

· Diritti DTT: 9 euro più le commissioni

· Spese variabili: IPT e prezzo per la consegna della targa

Questi saldi possono essere effettuati pagando con la carta di credito in base al conto corrente bancario /postale oppure in contanti.

 
 
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