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Immagine del redattoreSilviya Angelova

Che differenza c’è tra city car e utilitaria?



A volte per capire che differenza c’è tra una cosa e un’altra è sufficiente ragionare secondo logica focalizzandosi sulla terminologia, senza dover ricorrere al vocabolario. Lo stesso possiamo dire per definire la differenza tra utilitaria e city car sebbene il moderno contesto abbia contribuito a creare un bel po’ di confusione.

Quelle che prima erano chiamate utilitarie, oggi vengono definite city car: ma è davvero così? Ma realmente si sta utilizzando una corretta terminologia?

Le city car: auto adatte per le città

Definire una city car è abbastanza intuitivo: è una vettura ideale per muoversi in città, tra un senso unico e l’altro, tra una rotonda e un semaforo, tra un parcheggio e una via stretta. Volendo però dare una connotazione più tecnica, la terminologia city car fa riferimento a un settore del mercato ben preciso, che ingloba le auto di piccole dimensioni e votate alla praticità. Una volta esisteva un limite dimensionale oltre il quale la vettura cambiava nomenclatura poiché cambiava il segmento, ma oggi questa rigidità è sparita e la classificazione avviene in seguito a una semplice idea basata sulla razionalità, spesso assecondando le indicazioni delle case automobilistiche che forniscono loro stesse specifiche informazioni.

Oggi le city car riempiono il cosiddetto segmento A del mercato: ad esempio, la Toyota Aygo, oppure la Toyota iQ, la Fiat 500 o la Panda, come pure la Renault Twingo e la Skoda Citygo, la Seat Mii, la Citroen C1 e la Volkswagen Up!, sono tutti modelli appartenenti al segmento delle city car. La Smart è stata probabilmente la prima vettura ad aver inaugurato tempo fa questa definizione.

I vantaggi delle city car

· Costi di acquisto e di manutenzione contenuti

· Ingombri ridotti

· A proprio agio nel traffico e in contesti urbani

· Ideali per l’utilizzo quotidiano in città o per percorrere poca strada

· Facili da parcheggiare

Gli svantaggi delle city car

· Spazio interno limitato

· Comfort limitato, specialmente sul sedile posteriore

· Baule ridotto al minimo

· Non consigliati i viaggi medio - lunghi

Le utilitarie: auto che privilegiano la funzionalità

Ragionando sul termine “utilitaria” si capisce come un tale veicolo sia predisposto all’utilizzo funzionale adatto a soddisfare le esigenze delle persone. Se la city car ha come prima caratteristica sottostare a una determinata dimensione (prima ancora di essere funzionale), l’utilitaria ha come principale peculiarità quella di asservire ad una specifica esigenza soddisfando un fabbisogno dell’utente. In buona sostanza, l’utilitaria è quella macchina di tutti i giorni che consente non solo di recarsi al lavoro, ma anche di caricare la spesa e magari di avere ancora lo spazio per portare il figlio a tennis, in piscina o a calcio.

Per cogliere meglio che differenza c’è tra utilitaria e city car possiamo dire che se quest’ultima definisce solo le vetture appartenenti al segmento A del mercato, le utilitarie possono anche ricomprendere le auto del segmento B. Queste sono un po’ più grandi dimensionalmente (non di molto) e si distinguono indicativamente per la classica carrozzeria a due volumi. Ne sono un esempio la Renault Clio, la Skoda Fabia, la Volkswagen Polo, la Toyota Yaris, la Peugeot 208.

I vantaggi delle utilitarie

· Possono concedere una migliore abitabilità rispetto alla city car

· Hanno la possibilità di gestire percorrenze più lunghe se confrontato strettamente con un modello del segmento A

· Il modello ha diverse soluzioni in grado di semplificare la vita di tutti i giorni a bordo.

Gli svantaggi delle utilitarie

· A volte hanno un costo superiore alle city car

· Se si fa riferimento a una vettura del segmento B le dimensioni possono aumentare molto rispetto a un modello del segmento precedente.

In conclusione si può affermare che una city car ha un impiego un po’ più limitato e meno versatile rispetto a una utilitaria vera e propria. Oggi la nomenclatura tende a sovrapporsi, assimilando le city car alle utilitarie. In breve, le city car sono tecnicamente solo quelle appartenenti al segmento A, mentre le utilitarie si possono trovare anche nel segmento B. Ecco perché la sovrapposizione terminologica è vera solo in parte ed è necessario approfondire per capire quali sono le caratteristiche principali del segmento.

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