Auto all’asta: come funziona il meccanismo?
Hai mai sentito parlare di auto all’asta? Siamo certi che risponderai affermativamente, anche se magari non hai avuto occasione di prender parte ai vari eventi al rialzo che rappresentano un sistema molto interessante e ricercato dai collezionisti di vetture, ma anche dai commercianti di veicoli normalissimi.
Le tipologie di aste di auto
Devi sapere che non c’è un solo modo per mettere all’asta un’auto. Sono infatti tre le tipologie principali di aste, ciascuna diversa dalle altre per modalità e genere.
· Aste auto da collezione: la prima classificazione interessa i grandi collezionisti che trattano esemplari unici, rarissimi e dal valore commerciale improponibile per la maggior parte delle persone. Vengono proposte autovetture storiche, non sempre di marchi noti e non necessariamente di case ancora esistenti. In questi casi si vendono e si acquistano veicoli da diverse migliaia di euro (o di dollari o di sterline) e non è affatto raro trovare veicoli che vengono battuti per diverse migliaia di euro.
· Aste giudiziarie per auto: un altro tipo di asta automobili riguarda i veicoli posti in vendita dai tribunali che sono chiamati ad esprimersi in merito ai fallimenti di aziende e società. Capita sovente che le autovetture che vanno a comporre il parco mezzi, in caso di fallimento finanziario, siano i primi beni che vengono posti in vendita per cercare di recuperare liquidità al fine di saldare parte dei debiti. In genere, si trovano vetture di rappresentanza caratterizzate da buon valore che possono essere acquistate a prezzi decisamente più bassi. Si trovano, però, anche utilitarie e veicoli commerciali.
· Aste online di auto usate: c’è anche un terzo tipo di possibilità che consente di poter mettere la propria auto all’asta affidandosi a dei siti specializzati in questo. Qui possono partecipare sia privati che operatori del settore, a seconda delle limitazioni del portale
All’interno del settore, ci sono auto che vengono battute a cifre inarrivabili per “noi comuni mortali”, ma che fanno parte di un ristretto mercato di nicchia che trova il suo essere soprattutto all’estero. Stati Uniti, Inghilterra, Paesi Arabi o qualche ricco orientale sono i principali artefici di un metodo di compravendita sempre molto particolare e apprezzato.
Riempie di orgoglio sapere che diverse sono le automobili Made in Italy che sono oggetto delle attenzioni dei più grandi collezionisti, dalle Ferrari alle Lamborghini, dalle Lancia alle più gloriose Alfa Romeo, fino a esemplari artigianali del passato.
Aste auto da collezione: come funzionano?
Si trovano spesso auto da collezione all’asta. Solitamente vengono organizzati eventi (uno o due giorni a seconda dell’organizzatore e del luogo) informando per tempo i collezionisti tramite stampa, comunicazioni dirette e portali specializzati.
In questo modo diventa più semplice organizzarsi sia per vendere uno o più veicoli che per comprare modelli che interessano. Un battitore è affiancato da un team di persone che ha il compito di prendere nota qualsiasi intenzione di acquisto e successivamente far completare il processo di compravendita compilando la parte burocratica. Mentre per un acquirente è più facile (basta presentarsi al giorno e all’ora dell’asta), per un venditore la questione risulta un po’ più complessa dato che deve interfacciarsi inevitabilmente con l’ente organizzatore fin dai giorni precedenti, portare con qualche giorno di anticipo l’auto da offrire, compilare e firmare dei moduli, comunicare il prezzo minimo di vendita eventuale.
Ciascuna auto è solitamente contraddistinta da un numero e viene portata in pubblica visione sul luogo di svolgimento dell’asta e poi inizia il dibattito al rialzo, con le persone interessate che offrono cifre sempre maggiori per accaparrarsi il modello.
Nelle aste per collezionisti, è facile immaginare che i prezzi di vendita rispecchiano il valore reale di mercato dell’autmobile.
Aste auto online: come funzionano?
Le aste di auto online funzionano in maniera sostanzialmente diversa rispetto ad un’asta in presenza, poiché tutto si basa su foto, dati e dettagli del veicolo. L’inserzionista, una volta registratosi al sito specifico, può mettere in asta il proprio veicolo e indicare un prezzo minimo che non viene reso pubblico. A questo punto inizia l’asta tra tutti gli utenti che hanno un regolare account, i quali possono formulare la loro offerta direttamente con un click di mouse. Essi verranno informati se la loro proposta economica è inferiore al minimo espresso dal venditore in modo che il proponente possa rivedere la propria strategia. Il meccanismo è tale che consente di ottenere una proposta sempre migliore.
Auto all’asta: come funzionano le aste giudiziarie
Ultimatamente le aste giudiziarie per automobili stanno avendo un discreto successo, grazie alle persone che vedono, in questo genere, una opportunità di acquisto di un veicolo salvaguardando il portafoglio. In genere i beni provengono dalle aziende che hanno dichiarato lo stato di fallimento e che, quindi, hanno necessità di ottenere liquidità per pagare i creditori. Un’automobile all’asta può anche essere proposta da soggetti che vivono un momento di difficoltà economica e non sono più in grado di mantenere gli impegni finanziari assunti.
Nelle aste auto giudiziarie i prezzi di vendita sono mediamente inferiori al valore di mercato e questo spinge la gente a partecipare ricercando l’affare. Norme e modalità sono regolamentate dal Ministero della Giustizia.
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