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Immagine del redattoreSilviya Angelova

Aumento contravvenzioni 2023: ha senso inasprire le multe?

Aggiornamento: 14 feb 2023



Le nuove tariffe per le multe 2023 prevedono un incremento di circa il 10% rispetto all’anno 2022. Questo dovrebbe essere se il nuovo governo andasse a confermare quanto deciso precedentemente dai predecessori e “dall’usanza”. Infatti, in genere ogni biennio, i valori delle sanzioni vengono adeguati sulla base di un parametro chiamato indice FOI, ma con i tempi che corrono c’è una possibilità che il governo Meloni possa in qualche modo intervenire per evitare il balzello.

Anche le categorie e le associazioni vicine alla polstrada sembrano spingere per una calmierazione del rialzo, se non addirittura rinviarlo più avanti.

Il rincaro del 10% è elevato e, se fosse, si attesterebbe tra i più alti dell’ultimo quarto di secolo.

Perché è previsto il balzello?

La reale motivazione non la si conosce, sebbene ci venga spiegato da più fonti che la multa deve tener conto dell’inflazione, del diverso costo del denaro, degli indici dei prodotti di consumo. Appaiono più che altro scuse per poter giustificare un inasprimento delle contravvenzioni in modo da dissuadere le persone che non rispettano il codice della strada.

In realtà, però, non è propriamente corretto paragonare una multa per divieto di sosta o per eccesso di velocità al prezzo di un litro di latte, dell’acqua, dell’energia, di un maglione di lana e della benzina. Perché, all’atto pratico, è questo che viene fatto: le multe aumentano perché tutto il resto aumenta e il paniere che viene considerato per calcolare l’indice ISTAT comprende, tra le altre cose, anche questi beni sopra menzionati.

Proprio questo indice viene preso come riferimento per “giustificare” il rialzo delle sanzioni del codice della strada, con tutti i limiti del caso.

La reazione

La reazione delle associazioni di categoria è stata piuttosto ferrea nell’invitare chi di dovere a ridurre il rialzo o addirittura di sospenderlo, rimandandolo, se necessario, più avanti nel tempo. In un periodo dove tutto aumenta, le famiglie italiano sono già sottoposte a non pochi problemi per far quadrare il bilancio mensile e, di conseguenza, il rialzo multe 2023 viene visto come inopportuno.

Addirittura, le associazioni vicine alla Polizia Stradale e alle forze dell’ordine invitano a non procedere con l’aumento contravvenzioni 2023.

Il rischio è che con le famiglie in difficoltà si possa entrare in un vicolo cieco che comporterà allo Stato un innalzamento dei costi. Una contravvenzione elevata ha più probabilità di non essere pagata e il “prezzo da pagare” per recuperare il denaro dovuto allo Stato potrebbe essere, per quest’ultimo, superiore all’incasso. L’aumento della sanzione, farebbe quindi aumentare il numero di persone che non la pagherebbero.

L’incremento multe 2023 non sarebbe quindi un deterrente per migliorare la sicurezza, ma avrebbe un impatto maggiore sulle famiglie, avendo come scopo principale il “fare cassa”.


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