Eccoci alla seconda parte dell’articolo riguardante i 10 motivi per cambiare auto.
Dopo aver visto le prime cinque motivazioni che invitano a cambiare veicolo, analizziamo gli altri, altrettanto validi e plausibili, sempre tenendo conto delle considerazioni pronunciate in precedenza.
· Muoversi in città: chi non ama i mezzi pubblici oppure chi non li ha comodamente a disposizione, abitando in città deve gioco forza muoversi con l’auto. Serve una vettura agile, scaltra nei movimenti, facile da parcheggiare. Se quella che hai ti crea qualche difficoltà puoi benissimo scegliere un modello differente, cambiando segmento e target per rispettare le tue nuove esigenze. Quanto affermato fa fede anche in caso di trasloco dalla periferia alla città oppure per cause lavorative che spingono la persona a muoversi all’interno della cintura urbana.
· Convenienza economica e finanziaria: ci sono auto che superato un determinato numero di chilometri sono fonte di manutenzioni straordinarie e interventi che potrebbero incidere pesantemente sul bilancio famigliare. Se prendiamo l’esempio di una vettura di 7 anni il cui valore residuo si aggira intorno a 4.000 euro, solo l’intervento relativo alla cinghia di distribuzione va ad incidere tra il 20% e il 25% del valore appena citato, senza aumentarlo. Ciò significa che in caso di rivendita l’importo speso difficilmente verrà riconosciuto. Ma gli esempi potrebbero andare anche oltre e ampliarsi notevolmente. Allo stesso modo è possibile trovarsi nella condizione in cui la rata da sostenere per il finanziamento con cui un soggetto sta pagando l’auto diventi troppo alta. A questo punto potrebbe essere vantaggioso rispondere alla promozione finanziaria che spesso le case automobilistiche hanno in corso per abbassare la rata mensile. E’ vero che ci si imbarca in una spesa di un’auto nuova, ma è anche vero che è possibile ridurre la rata mensile facendo fronte alla necessità di risparmio nel breve periodo.
· Voglia di cambiare: potremmo definirla semplicemente sfizio. Ci sono persone che ogni tanto sentono il bisogno di cambiare auto per ritrovare nuovi stimoli, per essere in pace son sé stessi, per avere qualcosa per la quale vivere la quotidianità. Questo discorso vale non solo per i più abbienti, ma anche per chi ogni giorno svolge i lavori “più umili”. Le possibilità ci sono per tutti e non è una eventualità che richiama solo vetture di target medio alto, ma, al contrario, interessa pure le piccole utilitarie. Stimoli nuovi sono legati all’auto nuova e non tanto al modello in sé.
· Scadenza temporale: ci sono delle scadenze temporali che suggeriscono il cambio auto. Due esempi su tutti: il termine del finanziamento che sta approssimandosi sempre più oppure il termine del periodo della garanzia dell’auto attualmente in possesso. Fatte le dovute considerazioni familiari, è importante saper decidere nel momento in cui queste “scadenze” si manifestano. Alcune decisioni vanno prese per contratto (ad esempio in caso di noleggio o finanziamento), altre sono invece soggettive.
· Chilometraggio: dal punto di vista della valutazione auto usate, il traguardo dei 100 mila km rappresenta una prima soglia molto indicativa. Come pure 150 mila km e 200 mila km. Una vettura, una volta superate queste soglie, ha una sensibile riduzione del valore residuo e, in taluni casi, si possono prevedere un incremento delle spese di manutenzione. Il cambio dell’auto potrebbe quindi dipendere anche dal numero di chilometri percorsi.
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