Svalutazione auto: come calcolarla
- Silviya Angelova
- 12 ott 2023
- Tempo di lettura: 6 min

Svalutazione auto: come calcolarla
Quando si acquista una nuova vettura si sente spesso parlare di svalutazione auto, ma rimane sempre un mistero come valutarla esattamente. Come calcolare la svalutazione auto? Ci sono fattori che influenzano il nuovo valore e che sono sicuramente incondizionati, ovvero indipendenti dalla volontà delle persone (ad esempio il tempo che passa) e altri che invece dipendono direttamente dal proprietario e dall’utilizzatore dell’auto (ad esempio le manutenzioni, lo stato della carrozzeria, i chilometri percorsi). L’insieme di questi elementi genera un valore che è poi quello che serve per stabilire il prezzo di una vettura usata. A proposito: lo sai che il primo anno una vettura nuova perde almeno il 25% del suo valore?
Calcolo svalutazione auto: non c’è una formula esatta
Per il calcolo svalutazione auto non esiste una formula matematica determinata e certa, in quanto ciascun veicolo ha valutazioni differenti derivanti proprio dalla loro svalutazione. La svalutazione auto è in pratica la perdita di valore che una vettura ha una volta che non è più nuova. A parte (forse) un coefficiente di svalutazione che qualcuno utilizza in base agli anni post immatricolazione, parametri matematici e statistici non rientrano nel conteggio. Ecco perché non esiste una formula di calcolo.
I fattori di svalutazione auto
Vediamo ora insieme quali sono i principali fattori che influenzano in maniera determinante il calcolo svalutazione auto.
· IVA: la percentuale dell’iva, ovvero il 22%, va completamente dedotta all’interno del primo anno post immatricolazione. Ciò significa che se una vettura viene pagata nuova 20 mila euro iva inclusa, nel primo anno il suo valore perderà sicuramente 3.600 euro (che sarebbe l’ammontare iva relativo). In breve, se il possessore dovesse decidere di vendere la propria vettura nuova entro il primo anno di immatricolazione, il suo valore complessivo sarà come minimo 16.400 euro. A dire il vero, siccome durante il periodo l’auto è stata comunque utilizzata, si potrebbe stimare un valore plausibile di svalutazione auto pari al 25% (22% iva + 3% generico per il passare del tempo), al netto di incidenti, problemi di carrozzeria, pneumatici usurati, chilometri percorsi e interni rovinati.
· Chilometraggio: i chilometri percorsi influenzano notevolmente la svalutazione auto. Per modelli di utilitarie è possibile considerare non oltre 10-15 mila chilometri all’anno. Superata questa soglia (che vale indicativamente anche per altri modelli si altri segmenti) l’auto subisce un deprezzamento maggiore che dipende direttamente dalla strada percorsa in eccesso. Inoltre, superate le soglie di 100 mila, 150 mila e 200 mila km, la perdita di valore è ancor più accentuata. La motivazione è facilmente intuibile: più l’auto sale di chilometraggio, più lavori di manutenzione andranno eseguiti in seguito (statisticamente ciò è comprovato). I tanti chilometri percorsi possono portare ad una perdita di valore ulteriore anche del 20-25% a seconda dei casi.
· Stato carrozzeria: lo stato della carrozzeria è un altro fattore chiave molto importante da considerare nel calcolo svalutazione auto. Una carrozzeria ben tenuta, con una vernice ben conservata e priva di graffi evidenti, risulta maggiormente valorizzata e quindi contribuisce positivamente ad innalzare il valore dell’auto, riducendone il deprezzamento. Al contrario, una livrea che presenta evidenti segni del tempo porta ad una svalutazione particolarmente accentuata, anche del 15% in meno nel peggiore dei casi.
· Usura parti meccaniche: gomme usurate, freni e dischi da sostituire, frizione non a posto, cambio che ha perso di precisione, sono tutti fattori che contribuiscono fortemente a deprezzare il valore del veicolo. In questo caso come si calcola la svalutazione auto? Semplice. Basta togliere dal valore attuale della vettura il costo delle parti da sostituire. Esempio: l’auto ha un valore riconosciuto di 8 mila euro ma ha gomme fortemente usurate che richiedono necessariamente la sostituzione. Ipotizzando una spesa di 400 euro per il treno di gomme nuovo, all’atto pratico la vettura dovrebbe essere venduta a non più di 7.600 euro.
· Stato degli interni: eventuali sedili rovinati irreparabilmente, rivestimenti fortemente usurati, macchie o strani odori persistenti (ad esempio odore di fumo), comportano una maggiore svalutazione del veicolo.
· Storia del veicolo: la storia del veicolo è fondamentale per cercare ci contenere la svalutazione auto. L’assenza dei report di manutenzione o eventuali incidenti subiti dalla macchina comportano una perdita di valore della stessa, ipotizzabile in un 5-7% del suo valore al momento della valutazione. Allo stesso modo incidono anche i passaggi di proprietà: se la vettura ha avuto più proprietari allora la sua valutazione decade anche del 10-15% al massimo, a seconda dei passaggi.
· Tempo e modelli: il tempo è probabilmente il primo fattore che influisce nel calcolo svalutazione auto. Gli anni che passano abbattono il valore del veicolo, ma non in modo costante. Se nel primo anno si perde circa il 25% del valore a nuovo, negli anni successivi la percentuale diminuisce sensibilmente ed è possibile conteggiare indicativamente percentuali nell’ordine del 3-5% annuo nel migliore dei casi. Tanto per fare un esempio, una Fiat 500 di 5 anni, nella migliore delle ipotesi perde il 38% del suo valore iniziale, più o meno come una Toyota Yaris nuovo modello. Il vecchio modello di quest’ultima, invece, ha una svalutazione decisamente maggiore perché più datato e perché giò sul mercato è presente la versione più nuova (il discorso varrebbe anche in caso di restyling). La maggior tenuta del valore l’hanno i modelli più venduti e più facilmente rivendibili sul mercato, a parità di segmento. Ciò spiega, almeno in parte, perché una Fiat Panda viene solitamente valutata meglio di una Daihatsu Cuore o di una Seat Mii, o perché una VW Golf ha una valutazione migliore rispetto ad una Kia C’eed o ad una Honda Civic.
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Di quanto si svaluta un’auto?
Difficile capire esattamente di quanto si svaluta un’auto senza conoscerne la storia e senza considerare i parametri indicati. E’ però possibile fornire delle stime verosimili, sebbene piuttosto approssimative. Considerando un orizzonte temporale di 5 anni dalla prima immatricolazione e dando per assodato che vi sia un unico proprietario, nel migliore dei casi ci sono vetture che si svalutano del 40% circa: una vettura pagata nuova 20 mila euro, dopo 5 anni varrà circa 12 mila euro (15 mila euro dopo il primo anno). Questo vale in caso di auto non incidentata e regolarmente tagliandata, con gomme e parti meccaniche in buono stato, con carrozzeria e interni ben conservati e con il contachilometri che non supera i 60 mila.
Analizzando invece uno scenario decisamente peggiore, ovvero opposto a quello presentato fino ad ora, l’auto potrebbe subire un deprezzamento ancor più forte, arrivando a perdere, sempre in 60 mesi, fino al 75-85% del suo valore (valore che indicativamente si raggiunge in condizioni “normali” dopo 10 anni).
Come calcolare la svalutazione dell’auto?
Senza attendere le indicazioni dei libretti Eurotax (giallo e azzurro) che offrono indicazioni sulle valutazioni auto, è importante per chi desidera vendere la propria auto o acquistare un usato, capire il valore giusto che potrebbe avere il mezzo.
Partendo dal valore a nuovo è subito consigliabile togliere il 25% per il primo anno e circa il 5% per ogni anno successivo al primo.
Ecco un esempio di calcolo svalutazione auto:
· Valore nuovo 20.000 euro
· Valore primo anno: 20.000 euro – 25% = 15.000 euro
· Valore secondo anno: 15.000 euro – 5% = 14.250 euro circa
· Valore terzo anno: 14.250 euro – 5% = 13.500 euro circa
· Valore quarto anno: 13.500 euro – 5% = 12.800 euro circa
· Valore quinto anno: 12.800 euro – 5% = 12.150 euro circa
Se l’auto è tenuta bene, perfettamente rispondente alle ipotesi iniziali, ci si potrebbe anche fermare qui con i calcoli.
Se però il modello di vettura non rientra tra i dieci maggiormente venduti nel mercato o se non è di un marchio tra quelli considerati principali e quindi più venduti, è necessario togliere un altro 5%, come pure nel caso in cui fosse cambiato il modello in questi ultimi 5 anni.
Ulteriori valutazioni possono farsi relativamente a danni sulla carrozzeria, necessità di interventi tecnici e di manutenzione, sostituzione pneumatici, logorio particolarmente accentuato degli interni, chilometraggio percorso in surplus.
Proseguendo con l’esempio sopra, immaginiamo di avere quasi 90 mila km, essere prossimi al tagliando e di dover cambiare le gomme al modello della nostra auto, che però già vede sul mercato il nuovo modello da poso uscito e vendibile. Inoltre la carrozzeria avrebbe necessità di una bella lucidata per mascherare qualche graffio di troppo.
Valore auto dopo 5 anni in condizioni di normale usura: 12.150 euro
· Cambio modello: 12.150 euro – 5% = 11.500 euro circa
· Chilometri percorsi in più: 11.500 euro – 5% = 10.900 euro circa
· Lavori di manutenzione: 10.900 euro – 300 euro (tagliando) – 400 euro (gomme) = 10.200 euro
· Sistemazione e lucidatura carrozzeria: 10.200 euro – 300 euro = 9.900 euro circa
A conti fatti, allo stato attuale delle cose, l’auto si è svalutata in 5 anni di circa il 50%.
Bisogna poi considerare che se la vettura dovesse oltrepassare i 100 mila km non sarebbe sufficiente togliere il 5% come in questo caso, ma tale percentuale potrebbe salire anche al 10%, ottenendo così un valore non di 10.900 euro come nell’esempio, ma di 10.350 euro, da cui poi è necessario proseguire con le detrazioni dovute alla svalutazione per lavori di manutenzione e carrozzeria.